Quando un’omelette può diventare la tua migliore alleata
Come si imposta una campagna Google Ads in modo efficace? Come si massimizza il proprio budget pubblicitario? Quali fattori è importante tenere in considerazione per indirizzare il budget verso i giusti obiettivi anziché perdersi strada facendo, sprecando importanti risorse economiche?
Quando si parla di campagne pubblicitarie su Google Ads, molti si aspettano risultati chiari e tangibili, come conversioni e vendite già al primo tentativo.
Ma cosa succede quando la campagna non porta i risultati sperati?
Qui in Looker Studio Storytelling ci impegniamo nel rendere l’analisi dei dati chiaramente comprensibile a chi ama tendenzialmente le parole.
Perché leggere i dati correttamente può ribaltare la nostra percezione di ciò che otteniamo investendo nello sviluppo della nostra attività.
Un po’ come quando impostiamo una campagna di Google Ads senza ottenere vendite.
Oggi proviamo a spiegarlo pensando a una omelette!
No, non ci siamo bevuti il cervello. Leggi questo articolo fino alla fine e segui il ragionamento, vedrai che non farà una piega…soprattutto se hai già provato a cucinare omelette senza una buona riuscita.
Vedi, una campagna di advertising andata “male” (che sia su Google o su qualsiasi altro canale in verità), è come quando proviamo a cucinare un’omelette perfetta e finiamo con delle uova strapazzate: non è quello che avevamo pianificato, ma è comunque un ottimo pasto!
Le campagne Google Ads funzionano allo stesso modo: non sempre generano conversioni, ma possono rafforzare la brand awareness, un obiettivo altrettanto cruciale per le nostre attività.
Capiamo come funziona tutta la ricetta nei dettagli!
Quali sono le campagne Google Ads?
Partiamo dagli ingredienti di base per non lasciare niente al caso. D’altronde nessuna ricetta può riuscire senza aver chiaro come preparare il composto di base.
Per l’omelette: olio d’oliva, uova, sale e pepe e per i golosi, latte.
Per le Google Ads: capirne gli obiettivi, le tipologie e le funzionalità.
Le campagne Google Ads sono strategie pubblicitarie digitali che consentono di promuovere prodotti e servizi sulle pagine dei risultati di ricerca e sulla rete di siti partner di Google.
Queste campagne possono assumere forme diverse, dai semplici annunci di testo ai banner visuali o alle video ads su YouTube.
Sicuramente ne avrai incontrate moltissime durante i tuoi abituali momenti di navigazione sul web.
Tipologie di campagne Google Ads
Così come si può cucinare un’omelette a un gusto specifico (prosciutto cotto, spinaci, formaggio), esistono diverse tipologie di campagne Google Ads, ognuna progettata per obiettivi specifici:
- Campagne di rete di ricerca: ovvero gli annunci che appaiono quando gli utenti cercano termini pertinenti su Google
- Campagne di rete display: quegli annunci visivi che compaiono su siti web e app partner di Google
- Campagne video: come i video pubblicitari mostrati su YouTube
- Campagne shopping: quelle tipiche degli e-commerce, mostrano i prodotti direttamente nei risultati di ricerca.
- Campagne performance max: che combinano più formati per massimizzare le conversioni.
Così come si fa per una pietanza, prima di mixare gli ingredienti è importante chiedersi cosa si intende preparare.
Vediamo allora come si impostano le campagne di Google Ads.
Come impostare le campagne Google Ads? 5 passaggi chiave
Hai mai provato a preparare un’omelette mettendo in padella l’uovo prima dell’olio d’oliva? Se la risposta è sì sono sicura che sia venuta fuori una roba immangiabile, probabilmente un composto informe totalmente bruciato e attaccato al fondo.
Lo stesso vale per le campagne Google.
Impostare una campagna Google Ads efficace richiede pianificazione e rispetto dei passaggi chiave. Ecco i cinque che devi sempre rispettare:
- Definire gli obiettivi: chiarisci se l’obiettivo principale è la vendita, la generazione di lead o la brand awareness.
- Ricerca delle parole chiave: scegli parole chiave rilevanti e bilancia la scelta tra termini competitivi e long-tail keywords.
- Creare gli annunci: scrivi copy chiari, concisi e persuasivi, includendo call-to-action efficaci.
- Impostare il budget: stabilisci un limite giornaliero che puoi permetterti di spendere senza rischiare di esaurire il budget troppo rapidamente.
- Monitorare e ottimizzare: usa gli strumenti di Google Ads per tracciare i risultati e modificare la campagna in base ai dati raccolti.
Come quando sei ai fornelli: non basta mettere gli ingredienti in pentola per preparare un buon piatto, così, una volta impostata la campagna è essenziale monitorarla.
Come scegliere gli obiettivi campagne Google Ads?
Ora che abbiamo visto i vari passaggi di una campagna, voglio spendere due parole per parlare degli obiettivi perché è proprio qui che sta il fulcro dell’argomento che affrontiamo oggi.
Scegliere gli obiettivi giusti è fondamentale per il successo di una campagna, ma allo stesso tempo è importante considerare che non tutte le campagne devono essere mirate alle conversioni dirette.
Anzi, con certezza, non tutte produrranno conversioni dirette anche se le abbiamo impostate con quell’obiettivo.
Un dato importantissimo da tenere a mente come professionisti che si approcciano all’advertising è che se anche una campagna non “converte” immediatamente, se ben fatta, può creare la base per relazioni future e una maggiore fiducia nel marchio.
Esattamente come il tentativo di omelette che si trasforma in uova strapazzate: un piatto buonissimo e nutriente per il nostro corpo, ma meno fancy del suo cugino francese.
Molto spesso professionisti e aziende non supportate da figure di marketing esperte, mollano le proprie strategie promozionali nel momento in cui impostano campagne pubblicitarie che non producono immediatamente vendite, trascurando totalmente l’effetto a cascata che quelle campagne stanno producendo sui loro brand.
Anche quando non produce immediatamente una conversione, l’advertising aumenta la notorietà del marchio raggiungendo nuove persone e mette le basi per la crescita dell’attività nel suo insieme.
Questo non significa che non sia necessario monitorare con attenzione il budget pubblicitario investito in ogni campagna, ma senza dubbio è altrettanto importante mantenere una visione d’insieme.
Come quella che hai quando devi prepararti da mangiare e da una omelette tiri fuori delle ottime uova strapazzate.
Quanto costa una campagna Google Ads?
Il costo di una campagna Google Ads varia a seconda di diversi fattori, come le parole chiave scelte, la concorrenza e il punteggio di qualità dell’annuncio.
Si usa solitamente un modello di pay-per-click (PPC), in cui si paga solo quando qualcuno clicca sull’annuncio.
Per esempio, una campagna mirata a una nicchia molto competitiva può costare di più rispetto a una campagna locale a basso volume di ricerche.
Premesso quanto abbiamo visto in questo articolo, un ottimo modo per impostare correttamente una campagna e apportare modifiche mirate al suo funzionamento grazie all’analisi dei dati, è quello di usare una dashboard personalizzata che ci restituisce una spiegazione visiva delle sue performance.
Una cosa che facciamo molto bene qui in Looker Studio Storytelling e che puoi approfondire guardando i nostri servizi di analisi dei dati per aziende e professionisti.
Leggendo e analizzando i dati in modo corretto, pur continuando a valutare positivamente l’impatto che le ADV hanno sull’autorevolezza del brand, possiamo anche intervenire in modo mirato ad aumentare le conversioni.
In altre parole, se l’obiettivo che abbiamo è l’omelette ma stiamo continuando a cucinare uova strapazzate dovremo a una certa cambiare procedimento per cambiare anche il risultato!
Conclusioni
Una campagna Google Ads efficace non è solo quella che genera conversioni, ma anche quella che contribuisce a costruire un percorso di valore per il cliente.
Le analisi dei dati ti aiuteranno a capire se la tua campagna sta avendo un impatto o meno.
Ad esempio, se le metriche mostrano una maggiore permanenza sul sito e un aumento delle visite organiche successive, la campagna sta lavorando a vantaggio del tuo marchio, anche se non ha prodotto vendite.