LinkedIn per freelance: come divertirsi a un business cocktail party

LinkedIn per freelance: come divertirsi a un business cocktail party

LinkedIn può essere uno strumento eccezionale per la strategia di marketing di ogni freelance ma imparare a usarlo in modo efficace non è così banale. 

Tutti infatti possono aprire un profilo su LinkedIn per freelance, ma quanti in effetti sono in grado di ottimizzarlo in modo tale da acquisire in modo costante clienti e richieste di collaborazione?

In questo articolo ci occupiamo di capire come funziona in modo semplice pensando proprio alle atmosfere di una volta dove i liberi professionisti si incontravano per “creare” occasioni di scambio e collaborazione: i business cocktail party.

LinkedIn è proprio così: un evento di networking dove tutti sorseggiano drink, stringono mani e si raccontano con una battuta ben calibrata. 

Ma come rimanere nella mente delle persone giuste presenti alla festa? 

Serve capire cosa funziona.
Vediamo come in questo articolo. 

Come ottimizzare un profilo LinkedIn: il biglietto da visita al party

Ti presenteresti mai a un evento di lavoro dove sai che incontrerai l’opportunità dei tuoi sogni in ciabatte? 

Tenere un profilo LinkedIn non ottimizzato è proprio come fare lo stesso, ecco perché il primissimo passo da fare per avere successo nella tua strategia di marketing su LinkedIn è proprio ottimizzare il profilo. 

Ecco che cosa devi assicurarti di fare per presentarti all’evento con l’abito adeguato

  • scegli una foto per il profilo con uno sfondo neutro, possibilmente ben illuminata e vestiti in modo adeguato al tuo settore
  • assicurati di inserire un titolo di lavoro professionale, idealmente inserisci parole chiave, specializzazioni e il valore aggiunto che prometti ai tuoi clienti (o alle aziende per le quali vorresti lavorare)
  • prenditi cura della sezione about e assicurati di inserire chi sei raccontandoti in modo autentico e coinvolgente. Per farlo puoi parlare di cosa ti appassiona, dei tuoi obiettivi professionali e personali (per esempio dell’impatto che vuoi avere con il tuo lavoro), e inserire un invito a contattarti mirato “contattami per…”

Il tuo profilo LinkedIn è proprio come l’abito con cui ti presenti alla festa. Deve essere perfettamente curato e in ordine.

Una volta ottimizzato quello, serve capire su quali argomenti ruotano le conversazioni più in voga. E come si fa? 

Beh, leggendo i dati

Ora, se questa parola ti sta già facendo venire i brividi, non preoccuparti. Capiamo insieme come farlo in modo semplice. 

conversioni linkedin

Conversioni

rendimento linkedin

Rendimento

audience linkedin

Audience

Immagini prese da LinkedIn.

Come analizzare i dati di LinkedIn: su cosa verte il gossip?

Quali sono i dati da analizzare per capire se quello che stiamo facendo su LinkedIn funziona o no? 

Alcuni insight utili sono il numero di persone che visitano il tuo profilo, che cosa apprezzano e se ritornano. Proprio come succede quando presentandoti a un business party ti accorgi di essere in grado di intrattenere le giuste conversazioni. 

Se nessuno si ferma a parlare con te è probabilmente perché il modo in cui ti poni non è efficace per avviare una possibile collaborazione, ma se una linea che hai usato con un contatto funziona con tutti, allora significa che devi inserirla assolutamente tra i tuoi assi nella manica per il networking di tutti gli eventi successivi. 

Ecco, su LinkedIn funziona allo stesso modo!

Se le visualizzazioni al tuo profilo sono in crescita significa che qualcosa che hai condiviso ha attirato l’attenzione del pubblico. 

Se noti invece un calo improvviso delle visite al tuo profilo quello forse è il campanello d’allarme che qualcosa va cambiato. Forse è la foto del tuo profilo, forse è la tua headline oppure la call to action.

Chi filtra con te al party: impara a leggere le interazioni 

Ok hai partecipato alla festa e hai avuto modo di parlare con un sacco di persone. Ma sai con chi? Inutile dirlo, è davvero rilevante capire con chi stiamo intrattenendo una conversazione perché non tutte le parole hanno lo stesso peso quando si parla di collaborazioni. 

Ecco, su LinkedIn è lo stesso. 

Chi mette like, chi commenta, chi guarda in silenzio il nostro profilo?

Questi sono tutti dati importanti da monitorare ma non semplici da leggere. 

In Looker Studio Storytelling usiamo delle dashboard personalizzate proprio per aiutarti a leggere in un colpo d’occhio le conversazioni più rilevanti per la crescita del tuo profilo LinkedIn. 

Con una dashboard puoi tracciare:

  • I tipi di interazione che ricevi (like, commenti, condivisioni)
  • Il tasso di engagement per tipologia di contenuto
  • Orari e giorni migliori per interagire con gli stakeholder più rilevanti (quindi per capire quando è più indicato pubblicare)

Esempio: se ogni volta che parli di un certo argomento ottieni il 35% di engagement in più, forse è il caso di portare quel tema in primo piano nel tuo repertorio dei contenuti. 

Grazie a una dashboard puoi capire: come vestirti, di cosa parlare e con chi e a che ora presentarti alla festa per massimizzare le collaborazioni che otterrai. 

Mica male no?

Come fare il bilancio della tua partecipazione al party

Ma andando in profondità, ecco altri dati che puoi imparare a leggere grazie a una dashboard personalizzata sui tuoi obiettivi legati a LinkedIn. 

Quali sono le conversazioni riuscite?

In ogni evento, ci sono dialoghi che finiscono subito e altri che creano connessioni vere.
La tua dashboard ti aiuta a capire quali sono le ultime. Tornando ai post, la dashboard ti aiuta a capire:

  • quali post hanno scatenato più commenti (e approfondire in piattaforma da parte di chi)
  • quali formati funzionano meglio (caroselli, video, testi lunghi e perché)
  • quanto dura la “vita sociale” di un contenuto (interazioni nelle 48h? Dopo 7 giorni? così da permetterti di andare a meno feste ma divertirti il triplo grazie al minimo sforzo sul risultato).

Come capire perché alcune conversazioni lasciano il segno (per replicarle)

Ci sono conversazioni che letteralmente fanno il giro dell’evento, così come esistono alcuni post che vanno virali. Ma perché succede? Si tratta di fortuna?

Senza saper leggere i dati è difficile vederlo. Con una dashboard, invece, puoi:

  • capire da dove arrivano le interazioni
  • analizzare il formato e il tono di voce che avevi utilizzato e che aveva funzionato per quelle persone
  • replicare quel successo in modo consapevole

L’afterparty: cosa succede dopo l’ultimo drink?

Ogni buon networker sa che il vero lavoro comincia dopo il party.
E così funziona anche su LinkedIn.

Una dashboard ti offre una visione d’insieme che ti permette di replicare senza sforzo quello che ha funzionato al primo evento e avviare una strategia efficace per curare al meglio la collaborazione quando tutti tornano a casa.

Come muoversi quindi?

Con attenzione e ascolto attivo, osservando con occhio analitico tutto quello che succede alla festa.

Nel cocktail party digitale più frequentato del business, la tua dashboard è l’orecchio che non dimentica, l’assistente che annota tutto e ti suggerisce chi salutare, quando parlare e di che cosa, per partecipare e assicurarti di lasciare il segno.

Vuoi sapere cosa dicono davvero i tuoi dati su LinkedIn?

Dai un occhiata alle nostre dashboard e non dimenticare di goderti la festa.

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